Seleziona una pagina

S.O.S TERRA – L’acqua che c’era

Apr 23, 2025

Camminare sull’acqua? No, non è un miracolo. È il Lago di Garda, oggi.

C’era una volta un’isola. E c’erano i conigli.
Un piccolo fazzoletto verde a pochi metri da Manerba del Garda, che galleggia discreto tra le piccole onde azzurre. La chiamano Isola dei Conigli, anche se il suo nome ufficiale è Isola San Biagio. Un luogo che sembra uscito da una fiaba, dove un tempo ci si arrivava solo con una barca. O, più recentemente, con un piccolo traghetto a pagamento.

Poi è arrivata la siccità. E oggi ci arrivi a piedi nudi, camminando sui sassi emersi dal fondale che una volta era sommerso.
E ti fermi. E ti chiedi: è davvero questo il futuro che vogliamo?

Ci sono stata. Intanto vi racconto qualcosa.
Siamo partiti da Punta Belvedere, uno dei punti panoramici più suggestivi del Comune di Manerba del Garda. Prima di raggiungere l’isola, c’è una passeggiata che scorre lungo il lago, tra profumo di pini, acqua che luccica e il sole sulla testa alternato a zone d’ombra. Con me c’erano mio marito e le nostre Lucy e Yuma, amiche a quattro zampe e mentre una se ne stava in disparte perchè timidona, l’altra tirava verso l’acqua nella speranza di farsi un bagno nel lago. ( che a fine giornata ha fatto!).

L’Isola San Biagio oggi è collegata alla terraferma da un istmo temporaneo: non è una passerella costruita dall’uomo, ma il risultato della crisi climatica. Un collegamento che dice più di mille parole: dove prima c’era acqua, ora c’è roccia asciutta.

Un tempo, l’isola ospitava eremiti. Oggi, è piena di famiglie, bambini, escursionisti e… conigli, sì. Ancora presenti, ma sempre più spaesati. Gli animali vivono qui da anni, e sono diventati una delle attrazioni principali. Ma a dire il vero, io non ne ho visto nemmeno uno!

Molto più che una foto

L’Isola dei Conigli è bella. Instagrammabile, direbbe qualcuno. Le foto sono spettacolari: il contrasto tra acqua bassa, cielo e rocce, la vegetazione leggera.

Ma sotto questa bellezza si nasconde un campanello d’allarme.
Una volta all’anno, sugli Scogli dell’Altare – poco lontani dall’isola – si celebrava una messa per i pescatori. Partecipavano dalle barche, in silenzio.
Oggi quegli scogli si raggiungono a piedi. Non è più una cerimonia sull’acqua. È una camminata sulla crisi climatica.

Pensate che nel 2022 e nel 2023, il Garda ha registrato livelli d’acqua tra i più bassi degli ultimi 70 anni. Il cambiamento climatico si sente e si vede.
Quello che dovrebbe essere un invito alla scoperta sta diventando, lentamente, una cartolina d’allarme. Eppure, i turisti aumentano. Le foto anche. Ma a che prezzo?

Sostenere il turismo sostenibile non significa rinunciare al viaggio. Significa viaggiare meglio. Ecco cosa puoi fare, anche tu, quando visiti luoghi come l’Isola dei Conigli:

  • Cammina leggero: porta con te solo ciò che serve. Lascia a casa plastica, imballaggi inutili e soprattutto: porta via i tuoi rifiuti. Tutti.
  • Rispetta la fauna: i conigli non sono giocattoli. Osservali, ma non dar loro cibo.
  • Sostieni l’economia locale: scegli piccoli produttori, ristoranti del posto, guide locali.
  • Parla, racconta, ma con consapevolezza: ogni contenuto sui social può ispirare. Usa la tua voce per raccontare anche l’importanza di proteggere.

Cosa vedere nei dintorni di Manerba

Se visiti l’Isola dei Conigli, fermati a scoprire anche:

  • La Rocca di Manerba, un sito archeologico con vista mozzafiato sul lago.
  • Il Parco della Rocca e del Sasso, area naturale protetta, ideale per trekking e birdwatching.
  • Le spiagge di Pisenze e Romantica, perfette per una pausa rilassante, ci sono piaciute molto entrambe.
  • Il Museo Civico Archeologico della Valtenesi, per conoscere la storia di chi ha abitato queste rive.

Il Lago di Garda non è solo una meta turistica, ma anche un palcoscenico dove l’arte e la natura si fondono in esperienze uniche.

A Gardone Riviera, l’Heller Garden rappresenta un giardino sensoriale dove installazioni artistiche si integrano con specie botaniche provenienti da tutto il mondo, creando un’esperienza che stimola tutti i sensi .​

Eventi come “Hedoné” al Vittoriale degli Italiani trasformano spazi storici in percorsi artistici notturni, combinando installazioni e sound design per valorizzare gli elementi naturali del luogo .​ Sono le prime esperienze che mi vengono in mente ma davvero e fortunatamente, sono tantissime.

Queste iniziative dimostrano come l’arte possa essere un veicolo potente per promuovere la sostenibilità, sensibilizzando i visitatori attraverso esperienze estetiche che celebrano e proteggono il patrimonio naturale del territorio.​

Personalmente nel raccontarvi dell’Isola dei Conigli che oggi si raggiunge a piedi per via della siccità, il pensiero corre inevitabilmente a The Floating Piers, dove camminare sull’acqua era una scelta artistica, temporanea, consapevole.

Un’opera creata da Christo Vladimirov Javacheff, conosciuto semplicemente come Christo, un artista bulgaro naturalizzato americano, celebre per le sue opere monumentali site-specific create in collaborazione con sua moglie Jeanne-Claude.

Sono famosi per aver “impacchettato” edifici, ponti, monumenti e per aver realizzato installazioni ambientali temporanee su larga scala, che trasformavano il paesaggio e coinvolgevano il pubblico in un’esperienza immersiva. invitava il visitatore a vivere il paesaggio in modo diverso, a “toccarlo con i piedi”.
Oggi, invece, lo facciamo non per arte, ma per crisi climatica!

“Camminare sull’acqua oggi non è un’opera, è un effetto collaterale. È come se la natura stessa ci stesse mettendo in scena un’installazione non voluta, che ci costringe a riflettere.”
Christo creava arte per pochi giorni, per mostrare che la bellezza e il cambiamento sono effimeri – un messaggio potentissimo in tempi di cambiamenti ambientali.

L’arte, come il paesaggio, non è mai ferma. Cambia, si consuma, sorprende. E ci insegna a guardare il mondo non solo per com’è, ma per come potrebbe essere.
Artisti come Christo, che trasformava per pochi giorni interi scenari naturali, ci ricordano che la bellezza non è eterna: è fragile, temporanea, e proprio per questo va vissuta con attenzione e rispetto.

L’Isola dei Conigli, oggi raggiungibile a piedi per effetto della siccità, potremmo vederla come un’installazione collettiva a cielo aperto. I visitatori che la attraversano sono parte di un’opera che muta ogni giorno, scritta dal vento, dall’acqua che si ritira, dai passi che la calpestano.

E allora, con queste premesse e nel contesto del Lago di Garda, che da secoli ispira pittori, poeti e fotografi, questo angolo emerso tra le piccole onde, diventa una tela effimera su cui la natura e il clima dipingono il nostro tempo.
Chi visita questo luogo oggi non è solo un turista. È un osservatore coinvolto, un testimone, dove ogni gesto consapevole, è un atto creativo verso il futuro.

Raccontare luoghi e in questo caso, la piccola isola di San Biagio, non è solo descrivere un posto. È un esercizio di visione, una pratica di ascolto, una scelta di cura.

La responsabilità è nostra

S.O.S TERRA non è uno slogan da maglietta. È una chiamata.
A noi, che viaggiamo. A voi, che leggete e viaggiate più di noi. A chi ha capito che non basta dire che un luogo è bello. Bisogna chiedersi a quale prezzo lo stiamo vivendo così.

Spero che il mio invito alla riflessione su luoghi belli ma fragili, possa averti scaturito delle domande perchè abbiamo località incredibili sparse per l’Italia da preservare. Credo che il binomio turismo sostenibile e Arte è oggi fondamentale per sviluppare nuove idee e proposte che tengano conto di bellezza, natura, territorio, in alleanza con artisti innovatori.

Fabiola

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare.